Esperienze a Kyoto: il quartiere di Gion tra geisha, templi e shopping

Il quartiere di Gion è famoso per essere il distretto delle geishe, situato attorno alla Shijo Avenue tra il Santuario di Yasaka a est e il fiume Kamo a ovest. È un luogo ricco di negozi, ristoranti e ochaya (case da tè), dove le geiko (termine del dialetto di Kyoto che sta per geisha) e le maiko (apprendiste geiko) intrattengono gli ospiti; una zona dove vivere alcune tra le migliori esperienze di Kyoto.

 

1. Dove si trova Gion e come raggiungerla

2. Il quartiere delle Geisha

    2.1 E' possibile incontrare una Geisha nel quartiere di Gion?

    2.2 Come prenotare l'intrattenimento di una Geisha in una sala da tè nel quartiere di Gion

3. I meravigliosi templi del quartiere di Gion

4. Cosa acquistare nel quartiere di Gion

    4.1 Un kimono: l'abito tradizionale giapponese

    4.2 Fare un salto da Yojiya

    4.3 Esplorare RAAK

    4.4 Acquistare da Ayanokoji

    4.5 Fare incetta di Omamori

5. Passeggiare per il quartiere di Gion in kimono (tramite noleggio)

6. Le migliori opzioni per visitare Gion

Sono numerosi i visitatori attratti da questo antichissimo quartiere, apprezzato grazie alla presenza delle tradizionali case mercantili in legno, chiamate machiya; esse, per ridurre alcuni costi particolari relativi all’edilizia cittadina, sono state costruite con facciate molto strette (di soli cinque o sei metri di larghezza) ma si estendono fino a venti metri di profondità a partire dalla strada. Un paesaggio urbano unico!

 

Dove si trova Gion e come raggiungerla

Gion è situata proprio nel cuore della città, a pochi passi dalle principali attrazioni turistiche. Per raggiungere il quartiere di Gion e vivere le migliori esperienze di Kyoto, si può prendere la linea della metropolitana Keihan fino alla stazione di Gion-Shijo, oppure la linea Hankyu fino alla stazione di Kawaramachi. Entrambe si trovano a brevissima distanza a piedi dal quartiere.

Anche gli autobus cittadini di Kyoto dispongono di diverse linee che fermano vicino a Gion, rendendo facile l'accesso al quartiere per chi preferisce viaggiare in superficie. E naturalmente c’è sempre l’opzione del taxi, per chi preferisce il massimo della comodità; poiché in città quasi nessuno parla inglese, si consiglia di mostrare al tassista l’indirizzo esatto della località da raggiungere, oppure utilizzare il servizio di Uber.

 

Il quartiere delle geisha

La figura della geisha (o geiko, come è appunto chiamata a Kyoto) e della maiko (apprendista geisha) iniziò ad apparire in Giappone verso la fine del Settecento. Le prime geisha erano in realtà uomini ma con il passare del tempo questa diventò una professione prettamente femminile. Si trattava di intrattenitrici  (con il termine "gei" che significava "arte"), e non di prostitute, come molti hanno pensano nel corso della storia.

Esistevano però nelle loro vite alcune deplorevoli forme di abuso come il cosiddetto mizuage, che consisteva nella vendita della loro verginità al miglior offerente. Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, anche l’attività di maiko e geisha iniziò a declinare; molte di loro andarono a lavorare nelle fabbriche belliche o svolsero altre attività. Solo quando la guerra finì, le vere geisha tornarono a casa e, pian piano, ripresero la loro attività e vennero riaperti i loro quartieri, come Gion e il vicino Pontocho.

Oggi le maiko e le geiko (o geisha) sono figure professionali altamente rispettate in Giappone grazie al valore culturale e artistico unico del quale sono rappresentanti. Vengono educate nelle arti tradizionali, in primis la danza, ma anche la musica (con strumenti come lo shamisen, una sorta di liuto, le percussioni e il flauto), la cerimonia del tè e molto altro.

Una ragazza che decide oggi di diventare maiko, pur dovendo affrontare una formazione impegnativa, non subisce alcun tipo di costrizione né tantomeno di abuso come avveniva purtroppo in passato. Dopo alcuni anni di duro apprendistato una maiko diventa geiko o geisha. Non si tratta di un semplice scatto di anzianità: cambiano molto anche i vestiti: i kimono delle geiko sono più discreti, il trucco più leggero.

 

È possibile incontrare una geisha a nel quartiere di Gion?

Gli hanamachi (quartieri dove esse svolgevano tradizionalmente la loro attività) erano diffusi in tutto il Giappone, ma oggi è Kyoto la città in cui ne restano di più, con cinque hanamachi ancora attivi: si chiamano Gion Kōbu, Ponto-chō, Kamishichiken, Gion Higashi e Miyagawa-chō.

Girovagando per le strade di Gion, tra le sue strade strette e i vicoli laterali, si può avere la fortuna di vedere una vera geisha o una maiko. La zona più popolare è Hanamikoji Dori. Le geisha e le maiko possono iniziare a lavorare fin dalle 20:00, quindi l’orario migliore per incontrarle è tra le 17:45 e le 21:00 circa, quando si recano ai banchetti e agli spettacoli vestite e truccate di tutto punto.

 

Come prenotare l’intrattenimento di una geisha in una sala da tè nel quartiere di Gion

Le maiko e le geiko vengono solitamente assunte per intrattenere e assistere gli ospiti durante festività, cene aziendali, banchetti e altre occasioni di ritrovo. Esse si incontrano con i loro clienti e ospiti nell’ochiya (casa da tè) o vengono scortate in taxi in un ryōtei (ristorante tradizionale giapponese).

Questi locali altamente esclusivi, però, concedono l’accesso solo a clienti regolari o fidati e il modo più sicuro per ottenere il permesso di entrare in una casa da tè è essere presentati da un amico cliente abituale, cosa non affatto semplice per un turista.

Oggi, per la gioia di tanti visitatori, molte case da tè hanno diminuito le loro restrizioni e i turisti possono cenare con una maiko o una geisha se passano attraverso agenzie di viaggio e i riyokan (gli hotel in stile giapponese).

Anche diversi hotel e agenzie organizzano spettacoli di danza a cui è possibile assistere facilmente, in piccoli gruppi e con un’atmosfera intima. Una delle esperienze più affascinanti che si possono fare a Kyoto, il cui ricordo resterà a lungo impresso nella memoria dei visitatori!

Per i più appassionati di antiche tradizioni locali, si suggerisce di recarsi a Kyoto in primavera, durante lo spettacolo annuale delle Danze dell’Antica Capitale; è consigliato verificare le date sul sito ufficiale e prenotare con sufficiente anticipo, magari appoggiandosi ad un tour operator di comprovata serietà come Van1.

I meravigliosi templi del quartiere di Gion

Una delle più belle esperienze che si possono fare a in città è recarsi ad ammirare i suoi numerosi templi, molti dei quali si trovano proprio a Gion e nelle sue immediate vicinanze e sono degli autentici angoli di paradiso urbano, silenziosi, tranquilli e immersi nel verde. Visitare queste strutture, improntate al pensiero locale del buddhismo zen, è un’esperienza meravigliosa da fare a Kyoto, che regala ai visitatori emozioni di profonda serenità e bellezza estetica. Ecco alcuni dei principali templi di Gion.

·      Il tempio Kinkaku-ji (鹿苑寺, 金閣寺)

Il Kinkaku-ji, letteralmente "Tempio del Padiglione d'Oro", è un tempio buddhista zen e uno degli edifici più popolari di tutto il Giappone. Designato come Sito Storico Speciale Nazionale e Paesaggio Speciale Nazionale, fa parte dei Monumenti Storici dell'Antica Kyoto e merita assolutamente una visita.

·      Il tempio Kiyomizu-dera (清水寺)

Formalmente chiamato Otowa-san Kiyomizu-dera, è un tempio anch’esso buddhista nella zona est di Kyoto, raggiungibile a piedi dal cuore di Gion. Fa parte, come il precedente, dei Monumenti Storici dell'Antica Kyoto ed è famoso per la sua veranda in legno sostenuta da alti pali anch’essi in legno, da cui si può apprezzare una vista spettacolare della città.

·      Il Santuario Yasaka (八坂神社)

Il Santuario Yasaka o Yasaka Jinja, una volta chiamato semplicemente Santuario Gion, è invece un santuario shintoista (una religione animista precedente il buddhismo), sempre nel quartiere di Gion. Situato all'estremità est di Shijō-dōri, la struttura include diversi edifici, tra i quali spettacolari cancelli, una sala principale e un vasto palco.

·      Il Tempio Zen Kodai-ji (高台寺)

Passando attraverso il santuario Yasaka appena menzionato, si incontra il bellissimo e celebre selciato chiamato Nenenomichi. Nel mezzo di questa strada suggestiva si trova il tempio di Kodai-ji, che ospita varie istituzioni culturali e monumenti di grande bellezza: da visitare assolutamente.

·      La Pagoda Yasaka (八坂の塔, 法観寺)

La Pagoda Yasaka è situata all'interno del tempio Hokanji, costruito intorno al VI secolo. La piccola area del tempio non ha edifici, quindi l’antichissima Pagoda detta Yasakano-to è diventata il simbolo stesso della struttura.

 

Cosa acquistare nel quartiere di Gion

Per apprezzare al meglio i differenti panorami e le esperienze che Gion ha da offrire ai visitatori, è consigliabile visitare il quartiere nel tardo pomeriggio per fare shopping, dopodiché godersi una lunga passeggiata fino al tramonto su Shirakawa e il Santuario di Gion.

La serata può terminare in uno dei ristoranti nostalgici lungo Hanamichi, dove gustare diversi piatti tipici: non solo sushi, sashimi e ramen; perché non provare anche alcune specialità meno note all’estero come il manzo di Kobe e il gustosissimo motsunabe?

Tornando però ai souvenir tipici della città, occorre sapere che il quartiere di Gion è ricchissimo di negozi e negozietti deliziosi, dove acquistare ogni genere di articoli, come tessuti pregiati, abiti, articoli di artigianato, incensi zen, prodotti per la cura del corpo di eccezionale qualità, dolci e perfino strumenti musicali.

Ecco solo alcune delle idee per gli acquisti di prodotti locali originali, perfetti per ricordare il proprio viaggio e portare ad amici e parenti rimasti a casa qualche regalo davvero speciale! Lo shopping a Kyoto è un’esperienza incredibilmente avventurosa e divertente!

 

Un kimono: l’abito tradizionale giapponese

Si possono trovare diversi negozi di kimono nel quartiere di Gion; poiché i prezzi sono elevati, il consiglio migliore è puntare all’usato. I più appassionati possono spingersi fino alla fabbrica di kimono Nishi-jin, raggiungibile comodamente in autobus o taxi e, dopo aver ammirato i processi di produzione di questi straordinari abiti (dal baco da seta al prodotto finito), fare qualche acquisto nel negozio della struttura, dove si trova sia il nuovo che l’usato.

A Gion non mancano anche le botteghe che vendono gli accessori: ventagli, tabi (calzini bianchi caratteristici), borsette e zori (sandali tradizionali) per completare il proprio look, o da acquistare separatamente. Indossare un vero kimono in occidente, sia come abito da sera sia come semplice ma lussuosa vestaglia in casa, è diventato molto di moda!

 

Fare un salto da Yōjiya

Questo negozio di Gion vende prodotti di bellezza e skincare realizzati con ingredienti naturali, ed è assai raccomandato per chiunque desideri provare qualcosa di nuovo. Tra i prodotti più popolari in vendita ci sono la carta assorbente, il sapone di carta e il balsamo per le labbra a base di acque termali giapponesi.

 

Esplorare RAAK

Un autentico paradiso per gli amanti dei tessuti, RAAK è una vera istituzione a Kyoto. Apprezzato tanto dai locali quanto dai turisti, vende sciarpe in seta e cotone, foulard, fazzoletti, borse e sacchetti da shopping di lusso caratterizzati da stampe uniche, sia tradizionali (come onde, carpe koi e paesaggi) che contemporanee.

 

Acquistare da Ayanokoji

Ecco un altro negozio originalissimo a Gion; si tratta di Ayanokoji, che offre ai suoi clienti borse, portamonete, pochette e custodie fatti a mano con tessuti resistenti e di alta qualità.

 

Fare incetta di Omamori

Un’idea regalo bellissima e decisamente low cost per chiunque si trovi in visita a Kyoto è acquistare degli Omamori. Si tratta di piccoli, deliziosi talismani in vendita per poche centinaia di yen presso tutti i templi del quartiere di Gion e di tutta la città. Si presentano come dei sacchettini di seta variopinti, di diverso formato, decorazione e colore.

A seconda del tempio, si incontrano Omamori che portano fortuna nelle relazioni, nel denaro, nel lavoro, nella famiglia e così via. Si possono utilizzare come portachiavi, appendere in casa o all’interno della propria auto, dando un tocco speciale all’ambiente. Attenzione: mai aprire un Omamori (che contiene un cartiglio scritto dai monaci), si dice che così facendo perderà il suo potere!

Passeggiare per il quartiere di Gion in kimono (tramite noleggio)

Indossare un kimono in Giappone non è solo una tradizione folkloristica, ma una pratica ancora viva e assai suggestiva. Si indossa per le occasioni più importanti della vita, come matrimoni e cerimonie di laurea, e per attività culturali tradizionali come la cerimonia del tè e la composizione floreale. A Kyoto, in particolare, l'uso del kimono è molto diffuso, più che nella capitale. Passeggiando per le vie storiche della città, è comune vedere persone di tutte le età indossare il kimono!

Chi desidera immergersi appieno nel folklore locale, può recarsi presso uno dei numerosi punti di noleggio di kimono situati nel quartiere di Gion e abbracciare la tradizione viva di Kyoto. È un’attività perfetta per tutta la famiglia, senza contare che scattare foto di coppia o in famiglia così abbigliati renderà il viaggio in Giappone ancora più memorabile.

Chi desidera vivere questa esperienza a Kyoto, non dovrà fare altro che lasciarsi vestire dal personale (un processo abbastanza lungo, tra strati e imbottiture, soprattutto per le donne, ma estremamente interessante) e poi avventurarsi lungo le strade del quartiere, andando nei templi, a mangiare fuori o dovunque si preferisce. Al termine della giornata, si ritorna al negozio per restituire gli abiti e recuperare i propri lasciati in custodia.

 

Le migliori opzioni per visitare Gion

Com’è noto, i giapponesi sono una popolazione particolarmente ospitale e gentile; per la stragrande maggioranza, però, non parlano inglese: può dunque essere difficile muoversi da soli per le strade di Kyoto. Per questo motivo si consiglia di optare per un tour per piccoli gruppi con guida in italiano organizzato da Van1, che permetterà ai visitatori di scoprire non solo le principali attrazioni di Gion a Kyoto ma anche le perle nascoste di questo antico e magnifico quartiere.

 

 



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