Il Tempio delle Scimmie in Nepal: storia, spiritualità e attrazioni
Il Tempio delle Scimmie, il cui nome ufficiale è in realtà Swayambhunath, rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e peculiari di tutto il Nepal. È situato su una collina a ovest della capitale Kathmandu ed è non solo un importante centro di spiritualità sia per i buddisti che per gli induisti, ma anche un simbolo della ricca cultura e storia della regione. Oltre alla sua importanza nella cultura locale, il tempio è oggi un'attrazione turistica molto apprezzata grazie alla sua architettura imponente, alle sue decorazioni finissime e soprattutto alla vivace presenza delle scimmie sacre.
Questo sito è indubbiamente una tappa imprescindibile tra le attrazioni di Kathmandu, una tappa in grado di offrire ai visitatori elementi preziosi sulla storia e la religione del posto. I turisti possono immergersi in secoli di spiritualità, esplorare le sue intricate strutture e ammirare la stupenda vista sulla valle di Kathmandu immersa nella natura. Insomma, una visita al Tempio delle Scimmie è davvero un’esperienza indimenticabile per chiunque visiti il Nepal.
Storia e significato del Tempio delle Scimmie in Nepal
Swayambhunath ha origini antichissime che risalgono a oltre 2.000 anni fa e lo rendono uno dei siti religiosi più antichi e venerati del Paese. La leggenda narra che la valle di Kathmandu fosse un tempo un grande lago e che una luce divina emergesse spontaneamente dalla collina, attirando i fedeli. Secondo la tradizione, il bodhisattva Manjushri tagliò la collina con la sua spada per far defluire l'acqua del lago, creando così la valle e rendendo accessibile il sito sacro.
Lo stupa (reliquiario) principale venne costruito proprio per proteggere questa luce divina ed è con il tempo diventato un luogo di pellegrinaggio per buddisti e induisti di tutto il mondo. Durante il periodo Licchavi (400-750 d.C.), la struttura fu ampliata con l’aggiunta di santuari e sculture, ma anche la dinastia Malla contribuì ulteriormente alla sua gloria artistica, costruendo altri elementi architettonici e decorativi.
Nel corso dei secoli, Swayambhunath ha resistito a numerose catastrofi naturali e conflitti. Nonostante i danni subiti dal terremoto del 2015, il sito è stato accuratamente restaurato, preservando la sua importanza storica e religiosa e mantenendo intatta la sua funzione come punto di riferimento spirituale per i devoti.
Architettura e strutture principali
Il cuore del complesso è rappresentato dallo stupa principale, una struttura ricca di simbolismo religioso ed edificata con grande maestria architettonica. La sua cupola bianca rappresenta la purezza e la mente illuminata e la splendida guglia dorata con 13 livelli rappresenta i passaggi da attraversare per ottenere l’illuminazione. Degni di nota sono anche gli occhi del Buddha dipinti sulla harmika (una sorta di balcone squadrato), che sembrano osservare in tutte le direzioni, simbolizzando la sua onniveggenza e saggezza.
Attorno a questa magnifica struttura si incontrano numerosi santuari minori e templi, ciascuno dei quali possiede la propria importanza religiosa. Tra i più notevoli vi è il tempio di Hariti, venerato da fedeli buddisti e induisti; Hariti è una dea che protegge i bambini e simboleggia elementi quali la guarigione e la fertilità.
Le ruote di preghiera e le vivaci bandiere tibetane, onnipresenti nel complesso, contribuiscono a creare un’atmosfera di profonda spiritualità. I visitatori noteranno con curiosità che i fedeli azionano le ruote mentre recitano il mantra "Om Mani Padme Hum", un gesto che si ritiene porti benedizioni e meriti spirituali.
Le scimmie sacre e il loro ruolo
Il curioso soprannome "Tempio delle Scimmie" non è certo casuale, ma deriva dalla numerosa popolazione di scimmie che abita la collina e i dintorni del tempio. È particolarmente interessante sapere che le scimmie sono considerate sacre nel contesto religioso locale e sono anche legate a una leggenda secondo cui il bodhisattva Manjushri, mentre costruiva il sito, lasciò cadere alcuni dei suoi capelli, dai quali nacquero questi animali.
Le scimmie che ancor oggi popolano il posto appartengono alla specie dei macachi rhesus e sono una delle attrazioni più caratteristiche di Swayambhunath. Vivono in gruppi familiari ben organizzati e si possono osservare mentre giocano tra loro, si arrampicano sugli alberi o si aggirano curiosamente tra i visitatori; in genere si riuniscono nei pressi delle fontane o delle zone dove trovano cibo.
Oltre a essere una presenza costante e particolarmente vivace, le scimmie giocano un ruolo simbolico, poiché rappresentano la natura incontaminata e si dice che proteggano le strutture del tempio. Le autorità locali monitorano la loro interazione con i turisti per garantire un equilibrio ecologico.
Un’accortezza per i visitatori: sono generalmente innocue, ma è importante rispettarle e mantenere una certa distanza, evitando di offrire loro cibo. Ciò aiuta a preservare l’equilibrio naturale e a prevenire eventuali comportamenti impulsivi da parte degli animali.
Simbolismo spirituale di Swayambhunath
Il Tempio delle Scimmie del Nepal è intriso di simbolismi buddisti e induisti: un luogo di incontro ideale tra queste due grandi tradizioni religiose. Lo stupa principale ne è l’esempio più evidente, poiché incorpora quelli che sono considerati i cinque elementi fondamentali: la base rappresenta la terra, la cupola simboleggia l’acqua, la guglia il fuoco, la sommità l’aria e il pinnacolo lo spazio.
Anche gli occhi del Buddha (cui si è già accennato), dipinti su ogni lato della struttura cubica, rappresentano un elemento simbolico non da poco, ovvero la capacità del divino di osservare e comprendere tutte le cose. Da notare anche che tra gli occhi si trova un simbolo particolare che rappresenta l’unità trascendentale, cioè l'armonia tra il mondo fisico e quello spirituale.
Ma anche le bandiere di preghiera, che sventolano in tutto il complesso, sono un elemento significativo. Nella cultura nepalese si ritiene infatti che il vento diffonda le benedizioni e i messaggi delle preghiere scritte su queste stoffe colorate, portando pace e prosperità a tutti gli esseri viventi.
Il Tempio delle Scimmie come Patrimonio dell’UNESCO
Nel 1979, Swayambhunath è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, insieme ad altri siti della Valle di Kathmandu. Un riconoscimento che ha sottolineato la sua importanza storica, artistica e spirituale, assicurando la protezione e il restauro dell’intero complesso.
Dopo il terremoto del 2015, molti sforzi sono stati compiuti per riparare i danni subiti dal tempio. Grazie all’intervento delle autorità e delle organizzazioni internazionali, il sito è stato riportato alla sua antica gloria, permettendo ai visitatori di continuare a esplorare questo luogo straordinario e semplicemente unico al mondo.
Festival e celebrazioni
Il Tempio delle Scimmie del Nepal è anche il centro di importanti celebrazioni religiose, che attirano pellegrini da tutto il Paese e oltre. Uno dei festival più significativi è il Buddha Jayanti, che celebra la nascita del Buddha. I visitatori che hanno la fortuna di trovarsi qui durante questa festività potranno ammirare i fedeli che accendono candele, offrono fiori e partecipano a cerimonie molto suggestive. Lo stupa stesso viene decorato con luci e bandiere di preghiera, creando un’atmosfera di intensa devozione.
Un altro evento importante è il Losar, ovvero il Capodanno tibetano, che vede il tempio animarsi con danze tradizionali, offerte rituali e preghiere. Si tratta di una festività particolarmente sentita dalla comunità tibetana in Nepal, che offre ai turisti un’opportunità davvero speciale di immergersi nelle tradizioni del posto.
Come visitare il Tempio delle Scimmie in Nepal: consigli per i visitatori
Per apprezzare appieno questo luogo a dir poco straordinario, è utile pianificare la visita in mattinata presto o nel tardo pomeriggio, quando l’afflusso di turisti è minore e la luce naturale valorizza lo splendido panorama sulla valle di Kathmandu. È importante anche indossare scarpe comode, poiché il sito richiede una buona dose di camminate.
Un’altra nota utile sull’abbigliamento: si raccomanda di vestirsi in modo rispettoso, senza dimenticare che non si tratta solo di un sito storico e di un’attrazione turistica, ma di un vero e proprio luogo sacro; è bene quindi non urtare la sensibilità degli abitanti del posto indossando abiti troppo succinti o vistosi.
Il costo d’ingresso è simbolico, e i proventi vengono utilizzati per la manutenzione del tempio.
Per finire, si consiglia vivamente a tutti gli appassionati di fotografia di portare una fotocamera per catturare i dettagli intricati delle sculture, il meraviglioso panorama sulla città nonché per immortalare la vivace e simpatica presenza delle scimmie.
Accesso e come raggiungere il tempio
Il Tempio delle Scimmie si trova a circa 3 chilometri dal centro di Kathmandu ed è facilmente accessibile per i visitatori. Esistono due principali opzioni per raggiungere il sito: eccole.
- La scalinata orientale. Un percorso tradizionale che consiste in ben 365 gradini, ognuno dei quali rappresenta un giorno dell’anno. Salire lungo questa scalinata (accompagnata da statue e decorazioni), oltre ad essere un buon esercizio fisico, è considerata un’esperienza spirituale di ascesa e meditazione.
- La strada carrozzabile. Per coloro che preferiscono un accesso più semplice e comodo, è utile sapere che esiste una strada sul lato sud-ovest che permette di raggiungere il complesso in auto o taxi. Un’opzione ideale per visitatori con mobilità ridotta, ma anche semplicemente per chi è stanco e non se la sente di affrontare l’impegnativa scalinata.
Sebbene i trasporti pubblici a Kathmandu siano molto economici, i taxi sono sicuramente la scelta più comoda per raggiungere il tempio. Si consiglia però sempre di contrattare il prezzo prima di salire a bordo, poiché i mezzi non sono dotati di tassametro.
Attrazioni nei dintorni
Oltre a Swayambhunath, nella zona nei pressi del tempio si possono trovare numerose attrazioni di Kathmandu che vale assolutamente la pena di visitare. Ecco le principali.
- Patan Durbar Square: è situata a breve distanza, e merita una visita per i suoi templi e palazzi in stile Newari: un luogo perfetto per scoprire l’arte e l’architettura tradizionale del Nepal.
- Pashupatinath: un importante tempio induista situato lungo il fiume Bagmati e dedicato a Shiva; è uno dei siti religiosi più venerati del Nepal, dove si svolgono numerose celebrazioni e rituali.
- Boudhanath Stupa: uno dei più grandi stupa buddisti al mondo, Boudhanath è un luogo di pellegrinaggio imperdibile per chi visita Kathmandu. La sua maestosità e l’atmosfera spirituale lo rendono un complemento ideale alla visita di Swayambhunath.
- Thamel: per coloro che cercano un po’ di vita cittadina, Thamel è il quartiere più vibrante di Kathmandu, ricco di ristoranti, caffetterie e negozi di artigianato dove trovare incantevoli souvenir di viaggio.
Il Tempio delle Scimmie in Nepal, o Swayambhunath, rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di significato del Paese e spicca tra le attrazioni di Kathmandu come simbolo di armonia tra religioni, storia e natura. Visitarlo non significa semplicemente scoprire una delle icone più famose del Nepal, ma permette anche vivere un’esperienza che arricchisce spiritualmente e culturalmente ogni visitatore.
Pianificare una visita al Tempio delle Scimmie è insomma un’opportunità unica per immergersi nella tradizione e nella bellezza di uno dei siti più straordinari del mondo.
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