Ovest degli Stati Uniti: cosa vedere e cosa fare

Gli Stati Uniti sono così estesi e vari che per visitare i suoi 50 stati occorrono ben più dei 90 giorni senza visto concessi dal governo americano.

Vanno quindi esplorati per zone oppure secondo destinazioni specifiche come nel caso delle grandi metropoli. Una volta che il “mal d’America” prende, non ti lascia più e lo slancio di partire per una nuova avventura si rinnova continuamente.

Molti viaggiatori scelgono come prima meta l’ovest che geograficamente comprende gli stati di Washington, Oregon e California affacciati alla costa Pacifica e poi Nevada, Arizona, Utah, Idaho, Montana, Wyoming, Colorado e New Mexico più spostati all’interno.

Alaska e Hawaii sono incluse in quest’area anche se non appartengono al blocco denominato mainland. Non è facile in breve descrivere un’area geograficamente varia con così tanto da vedere e a cui non sembra mancare niente.

Cosa rende così speciale ed attraente l’Ovest americano?

Cosa spinge un viaggiatore a fare le valigie e volare per tante ore?

La spettacolarità di canyon, altopiani con mese che s’infuocano di rosso, formazioni rocciose, alte montagne, fitti boschi, praterie sconfinate, imponenti sequoie, roboanti cascate, grandi fiumi, laghi limpidi, sinuose dune, deserti puntellati da cactus, paesaggi lunari ed aree geotermiche, ma anche uno scenografico profilo costiero, palme accarezzate dalla brezza, spiagge a perdita d’occhio, metropoli e parchi a tema.

L’ovest rappresenta anche il fascino del far west con i panorami che la cinematografia ci ha fatto ben conoscere e nei quali vogliamo mettere i piedi anche noi; è avventura e libertà. Non mancano piccoli paesi dal fascino storico, villaggi che ancora ricalcano le orme dei pionieri e poi città e metropoli dai nomi altisonanti.

Per i nostalgici, un giro on the road lungo la Route 66 è un tuffo negli anni (’20-‘80) in cui questa arteria era un simbolo. Lungo la west cost si possono avvistare le balene, si vivono appieno gli sport acquatici e i litorali, quelli cittadini ed altri più selvaggi.

Nell’Ovest americano è tipico assistere ad un rodeo, ascoltare musica country e respirare l’atmosfera western in un ranch sentendosi un po’ cowboy o cowgirl.

In una zona così vasta e con tante aree naturali è possibile incontrare esemplari della fauna: bisonti, puma, giaguari, coyote, orsi, cervi, alci, scoiattoli, marmotte, salmoni, picchi, rapaci, serpenti a sonagli, iguane, aquile calve (simbolo degli Stati Uniti) ed anche il famoso roadrunner (beep-beep) che tutti vorremmo veder sfrecciare accanto a noi.

E che dire della flora? Accanto a pini, abeti, pioppi, cedri, salici del deserto e dogwood del Pacifico scopriamo esemplari di cactus, saguari ed organ pipe principalmente in Arizona e imponenti sequoie soprattutto in California. Un viaggio in queste terre porta a pensare al tempo in cui qui abitavano la maggior parte della popolazione nativa americana.

Alcune tribù sopravvivono ancora: Apache, Navajo, Sioux, Hopi, Zuni, Ute, Paiute, Comanche, Arapaho, Shoshoni, Cheyenne, Blackfoot e Naz Perce. Ma qui vivono anche ispanici (prevalentemente in California, Arizona e New Mexico) e asiatici come dimostra San Francisco con la più grande comunità cinese del nord America. Ma c’è altro, a metà dell’800, in California, la corsa all’oro (gold rush) ha catapultato orde di cercatori in una grande area intorno alla capitale Sacramento favorendo il rapido sviluppo di numerose aree urbane.

E’ davvero incredibile quanto l’ovest abbia da offrire.

Una zona così vasta presenta vari climi; si passa da arido e secco nelle zone più desertiche ad umido e più piovoso dove la vegetazione abbonda, ad esempio nello stato di Washington. Per molti un viaggio è giustamente anche una scoperta culinaria. Ecco alcuni suggerimenti da tenere presenti: salmone grigliato negli stati di Oregon e Washington, ottima carne di manzo in particolare in Wyoming, Montana, Idaho, Utah, Nevada, Arizona, Colorado e New Mexico. Negli ultimi anni si sta riscoprendo la carne di bisonte, un salutare bison burger o un filetto con poco colesterolo sono davvero da provare.

Negli stati più vicini al confine messicano i fagioli accompagnano spesso i piatti ma le patate in tutte le loro varianti non mancano mai. Un piatto dello Utah ha il particolare nome di funeral potatoes; consiste in patate tagliate a julienne in casseruola con l’aggiunta di formaggio, salsa alla panna ed una spolverata di corn flakes più patatine fritte sbriciolate. Il bizzarro aggettivo funeral si rifà al consumo di questo piatto durante i rinfreschi che si tengono in occasione dei funerali. La vita all’aria aperta è molto attiva nell’ovest, gli ampi spazi invitano a mangiare a contatto con la natura. Un esempio ricorrente è il tradizionale chuckwagon, un carro coperto dove si conservano cibi e stoviglie; il pasto viene preparato con le tecniche d’un tempo e consumato attorno ad esso. Nelle occasioni in cui questi carri sono presenti ricreano l’atmosfera del far west e dei pionieri in cammino verso l’ovest.
Provate anche l’esperienza di scottare e gustare un marshmellow intorno ad un falò.
Cosa fare quando scatta la voglia di partire?
Non resta altro che scegliere o creare l’itinerario dei sogni senza porre limiti alla fantasia.
Viaggi di gruppo nella West Coast ben collaudati, itinerari costruiti su misura per il cliente, acquisto di biglietti, prenotazioni alberghiere, trasferimenti aeroportuali e tanti altri servizi sono messi a punto dal tour operator che opera sulla base della sua esperienza.
Viaggi con piccoli e grandi gruppi vengono effettuati in comodi van e bus. E’ possibile abbinare un tour nell’ovest americano a Canada e Messico oppure prendere parte ad un coast to coast che parte dall’ est americano passando per il midwest.
C’è solo l’imbarazzo della scelta con soluzioni che contemplano con più o meno indipendenza auto, camper, moto e che associano altri mezzi di trasporto a seconda di come si desidera gestire le distanze: aerei, autobus e treni. Nelle città poi si può usufruire dei trasporti pubblici.
Certamente non è possibile vedere tutto in un unico viaggio e per questo al termine della prima avventura nella mente c’è già la voglia di programmare la seconda e così via. Non tralasciate di valutare anche proposte per mete meno battute dal turismo internazionale…. gli Stati Uniti sono pieni di destinazioni dove Madre Natura si è sbizzarrita nel creare meraviglie o dove l’uomo ha creato siti particolari.

Se amate gli outdoor l’America fa proprio al caso vostro; nell’ovest si trovano tanti parchi ed aree naturali fra cui scegliere. Tutto si può valutare e creare.
Ci sono tante opzioni anche per chi ama la libertà delle quattro ruote lungo le highway, ma ancor meglio attraverso un’infinità di strade sceniche.
Informatevi, leggete, non sognate solo ad occhi aperti, ma vivete il viaggio dei vostri desideri. Anche se in 8-10 giorni si possono cogliere alcune delle meraviglie dell’Ovest, generalmente per una vacanza classica in quella zona degli Stati Uniti sono da mettere in conto circa 2 o 3 settimane.
Problemi con la lingua inglese? Niente paura, anche se gli americani generalmente sono disponibili, un itinerario guidato con qualche momento da vivere in autonomia potrebbe fare al caso vostro.
Fidatevi dei consigli del vostro tour operator che conosce bene quelle zone e che in base alla lista dei desideri troverà il percorso ideale a “stelle e strisce”.
Siete già ad un passo dalla vostra avventura negli States!



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